giovedì 11 settembre 2008

CADE LA PIOGGIA

Cade la pioggia e tutto lava cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca e scivolo sull’acqua sporca Si,
ma a te che importa poi rinfrescati se vuoi questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore in un angolo e non sa di noi non sa di noi non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace è solo acqua sporca e brace c’è aria fredda intorno a noi abbracciami se vuoi questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare se piove e non senti dolore come questa mia pelle che muore che cambia colore che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere piangere addosso a me che non so difendere questa mia brutta pelle così sporca tanto sporca com'è sporca questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso tu non difendermi adesso tu non difendermi piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione non muore ma cambia colore tu fammi sperare che piove e senti pure l’odore di questa mia pelle che è bianca e non vuole il colore non vuole il colore no.. no..

La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto scrivi tu la fine io sono pronto non voglio stare sulla soglia della nostra vita guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme gettando sulla pietra il nostro seme a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia amore, amore mio questa passione passata come fame ad un leone dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi tu non ricordi ma eravamo noi noi due abbracciati fermi nella pioggia mentre tutti correvano al riparo e il nostro amore è polvere da sparo il tuono è solo un battito di cuore e il lampo illumina senza rumore e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto ma scrivi tu la fine io sono pronto

mercoledì 6 agosto 2008

occhi da orientale

Occhi da orientale che raccontano emozioni
sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni
tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare
come chiudere fra i denti almeno il suo dolore
Più di cinquecento notti già mi sono innamorato
di una bocca appena aperta di un respiro senza fiato
se potesse questo buio cancellare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso

ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto
no, tu dormi ancora un po' ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto
nei tuoi occhi disarmanti

sono occhi di ambra lucida tra palpebre di viole
sguardo limpido d'aprile come quando esce il sole
ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta
perché gli altri non si accorgano di averti persa

ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto
no, tu dormi ancora un po' ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto

nei tuoi occhi innocenti disarmanti devastanti
quei tuoi occhi che ho davanti
tienili chiusi ancora pochi istanti

occhi da orientale che raccontano emozioni
ed io cos'altro posso fare io posso scrivere canzoni
i tuoi occhi...

se potesse questa musica annullare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi perso
nei tuoi occhi...
disperso...
nei tuoi occhi...


http://www.youtube.com/watch?v=KqUVCSTeDxE&feature=related


sabato 2 agosto 2008

estate 2008

quando credi che tutto sia scritto, chiaro e stabilito..... invece ti svegli e ti rendi conto che è tutto da rifare.
Che, nonostante i tuoi sforzi le cose sono andate diversamente da come avevi progettato e sperato.
So che nella vita se non t impegni non accade nulla di buono, se hai un desiderio grande devi lottare e faticare per esaudirlo e realizzarlo, almeno nella mia vita è sempre andata cosi.
Mi sono dovuta fare sempre Il culo per ottenere qualche risultato.

ma quando poi si tratta di amore?? come la mettiamo?

Quando in una storia si è in due a dover far funzionare le cose, ascoltarsi, sorreggersi, proteggersi coccolarsi, parlarsi, ridere, essere curiosi, sperimentare cose nuove, celebrarsi e scegliersi ogni giorno...... ho sempre pensato che fosse vero " io sarò i tuoi occhi quando non avrai occhi per vedere, io saro le tue gambe quando le tue non ti sorreggeranno..."


E invece.....sono qui a guardare indietro a questi due anni passati e so che qualcosa non ha funzionato qualcosa non è andata come invece avrebbe dovuto.

Come cavolo fanno gli altri? Ma la gente che fa, si accontenta, oppure io sono l unica contorta cervellotica sulla piazza?

Dopo due anni risfascio una casa, riprendo tutte le mie cose e torno a vivere al flaminio....guardo indietro prima di chiudere la porta, e penso a tutte le speranze che avevo riposto in quella casa appena sono entrata.....tutto finito chiuso dimenticato.
Questa è una grande delusione della mia esistenza, da qui riparto mi faccio forte ma so che io non sarò piu la stessa di un tempo non saro' piu quella di ieri.

Il tempo è un gran dottore guarisce tutto.
Ma quella sensazione di inutilita' che mi accompagna chissà se riuscirà a portarla via....

Faccio castelli di sabbia....alla fine, arriva un onda... e se li porta via.....

L'Aquila

se qualcuno mi chiedesse "dov'è il paese dell'aria limpida e pura", subito risponderei che è L'Aquila quel paese. E se socchiudo gli occhi vedo il grande santo avvolto nella sua misera tonaca, e sento le gioiose grida della folla che lo accoglie sento l'eco dello zoccolo dell'asino che sta montando. Vengono accolti ancora oggi in modo giusto i tesori del Tempo passato e quel gran dono mistico sigillati nel futuro dai giovani, grazie alle mani e agli occhi che si fissano sulla scena volenterosi e ardenti di preghiera.Il Gran Sasso ci interroga da lontano e la risposta viene dal suono di campana ripetuto novantanove volte. La melodia dei solenni voti ripetuti dalle novantanove fontane leniscono l'animo sconsolato del viandante. L'Aquila: è qui la raccaforte della sapienza. E vieni a visitarla. Comprendi cosa ha dimenticato l'uomo comprendi quanta ragione ha perduto il mondo. Se vieni a visitarla, comprendi che questa è la patria di gente forte e gentile, nobile d'anima, e proprio qui, in questo luogo alita un supremo spirito divino.

sabato 19 luglio 2008

svegliarsi a settembre

...e siamo al 19 luglio..incredibile come il tempo sia volato in questa estate....mi ritrovo a chiudere la situazione lavorativa...a sistemare le ultime cose prima delle tanto sospirate " ferie".
Gia le ferie...il primo lunedi di vacanza dopo un anno di lavoro( bella di Jovanotti ndr) è una di quelle cose per cui vale la pena di campare.
Gia per in fondo vale la pena di campare per le cose piccole...quelle grandi sono scontate ovvie e risapute....ma un raggio di sole che ti scalda d inverno o un messaggio inaspettato oppure un profumo d estate che ti ricorda le tue serate da ragazzina con gli amici quando eri super spensierata e pensavi che avresti fatto chissa' quali cose....beh....che dire non ce n'è per nessuno...

ma non è di questo che voglio parlare.

Voglio solo dire che le ferie diventano fonte di stress e trovo assurdo che io debba andare in vacanza quanto il resto dell' italia ci va.

Questo è il mio grido di ribellione. Andate tutti a cagare. Le spiagge piene, gli hotel a 2oo euro a notte.i parcheggi pieni, la spiaggia sporca il mare peggio i bambini che fanno un casino-
Voglioo cambiare sistema solare.

mercoledì 2 luglio 2008

canzone di notte n 2

E un'altra volta e' notte e suono
Non so nemmeno io per che motivo,
forse perche' son vivo
E voglio in questo modo dire "Sono"
O forse perche' e' un modo pure questo
Per non andare a letto
O forse perche' ancora c'e' da bere
E mi riempio il bicchiere
E l'eco si e' smorzato appena
delle risate fatte con gli
amici, dei brindisi felici
In cui ciascuno chiude la sua pena
In cui ciascuno non e' come adesso
da solo con se' stesso
A dir "Dove ho mancato e dove e' stato"
A dir "Dove ho sbagliato"
Eppure fa piacere a sera
Andarsene per strade ed
osterie, vino e malinconie
E due canzoni fatte alla leggera
In cui gridando celi il desiderio
Che sian presi sul serio
Il fatto che sei triste o che t'annoi
E tutti i dubbi tuoi
Ma i moralisti han chiuso i bar
E le morali han chiuso i vostri cuori
E spento i vostri ardori
e' bello, ritornar normalita'
e' facile tornare con le tante
Stanche pecore bianche.
Scusate, non mi lego a questa schiera:

Morro' pecora nera.
Saranno cose gia' sentite
O scritte sopra un metro un po' stantio,
Ma intanto questo e' mio
E poi, voi queste cose non le dite
Poi certo per chi non e' abituato
Pensare e' sconsigliato
Poi e' bene essere un poco diffidente
Per chi e' un po' differente
Ma adesso avete voi il potere
Adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia
Gli dei, i comandamenti ed il dovere
Purtroppo non so come siete in tanti
E molti qui davanti
Ignorano quel tarlo mai sincero
Che chiamano "Pensiero"
Pero' non siate preoccupati
Noi siamo gente che finisce
male: galera od ospedale
Gli anarchici li han sempre bastonati
E il libertario e' sempre controllato
Dal clero, dallo stato
Non scampa, fra chi veste da parata
Chi veste una risata
O forse non e' qui il problema,
E ognuno vive dentro ai suoi egoismi
Vestiti di sofismi
E ognuno costruisce il suo sistema
Di piccoli rancori irrazionali,
Di cosmi personali
Scordando che poi infine tutti avremo
Due metri di terreno
E un'altra volta e' notte e suono
Non so nemmeno io per che motivo
Forse perche' son vivo
O forse per sentirmi meno solo
O forse perche' e' notte e vivo strani
Fantasmi e sogni vani
Che danno quell'ipocondria ben nota
Poi... la bottiglia e' vuota

http://www.youtube.com/watch?v=iFiLRYW4rNQ

domenica 22 giugno 2008

se...di Rudyard Kipling

Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno

La perdono, e se la prendono con te;

Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,

Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;

Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;

Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,

Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,

E a evitare di far discorsi troppo saggi;

Se sai sognare ma dai sogni sai non farti dominare;

Se sai pensare ma dai pensieri sai non fare il fine;

Se sai trattare nello stesso modo i due impostori

- Trionfo e Disastro quando ti capitano innanzi;

Se sai resistere a udire la verità che hai detto

Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;

Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consunti,

Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;

Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio

E te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,

E se perdi, sai ricominciare

Senza dire una parola di sconfitta;

Se sai forzare cuore, nervi e tendini

Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,

A tener duro, quando in te nient’altro

Esiste, tranne il comando della Volontà;

Se sai parlare alle folle senza sentirti re,

O intrattenere i re parlando francamente,

Se né amici né nemici riescono a ferirti,

Pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;

Se riesci a occupare il tempo inesorabile

Dando valore a ogni istante della vita,

Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,

E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo.